Come scegliere una smerigliatrice: guida all’acquisto

Come scegliere una smerigliatrice: guida all’acquisto

Il mondo dell’edilizia richiede tutta una serie di accorgimenti da seguire assolutamente e che interessano sia gli addetti ai lavori che chi si mette al lavoro per passione e al solo scopo amatoriale. La cosa principalmente necessaria per poter effettuare qualche lavoretto più impegnativo, così come vere e proprie operazioni professionali è avere a disposizione tutti quegli utensili, manuali ed elettrici, necessari per compiere i suddetti lavori.

Tra quelli assolutamente indispensabili spicca, sicuramente, la smerigliatrice, ossia un utensile che viene utilizzato per il fine ultimo di smerigliare, tagliare, rifinire, sbavare, raschiare, pulire, lucidare e levigare determinati materiali. Le smerigliatrici variano per tipologia, con ognuna di esse che compie un’operazione differente, adattandosi ad esigenze altrettanto diverse e molto peculiari.

possiamo, dunque, affermare che il mercato di riferimento sia più variegato di quanto si possa pensare e che, per questo, soprattutto i novizi e i meno avvezzi al mondo del bricolage e dell’edilizia in senso più ampio, potrebbero restare disorientati quando si apprestano all’acquisto di elettroutensili come questo. Di smerigliatrici, del resto, ne esistono di diverse, come detto, tutte adatte a svolgere determinate funzioni.

Le smerigliatrici possono essere, nella fattispecie, angolari, dritte o troncatrici, ma anche differire in termini di alimentazione: elettrica, a batteria o pneumatica. Nelle prossime righe proveremo a sanare ogni dubbio, presentandovi una guida all’acquisto della smerigliatrice più adatta in funzione delle esigenze e del fine ultimo a cui sarà destinata.

Come funziona una smerigliatrice

Come avrete avuto modo di evincere dai paragrafi precedenti, parlare di smerigliatrici significa fare riferimento ad utensili multifunzione, la cui messa in opera dipende dalla trasmissione che, a sua volta, aziona un albero che si trova in una posizione perpendicolare rispetto al blocco motore. L’asse filettato in oggetto viene, poi, dotato di un disco di dato spessore nel caso delle smerigliatrici angolari.

Nel caso dei dischi più sottili siamo, invece, in presenza di troncatrici, così come per i dischi diamantati e per quelli abrasivi. Queste macchine possono essere adoperate per fini ultimi differenti e variegati, presentandosi particolarmente versatili e durevoli nel tempo, qualora essi vengano utilizzati con cura e senza generare forzature di genere differente.

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Le diverse tipologie

  •       La smerigliatrice angolare viene chiamata anche flessibile ed è un attrezzo il cui asse del motore si ingrana ad angolo retto con un asse filettato su cui poteri innestare i vari accessori. Essa può essere adoperata per lo sbavo e il taglio di metalli, laterizi, pietra e cemento. Si tratta di un utensile molto versatile e, quindi, da scegliere con cura. A tal proposito vi consigliamo: la smerigliatrice angolare 9565CVR con disco da 125mm, la Makita ga530 720W, la ga9020 da 2200W, dallo stesso brand e la 9558HGNKD2 da 840W.
  •       La smerigliatrice assiale viene, invece, utilizzata allo scopo di levigare superfici dure, nella fattispecie, si rivela particolarmente indicata per i metalli. Rispetto alla smerigliatrice angolare, di appannaggio di un pubblico più ampio, la smerigliatrice assiale presenta un oggetto abrasivo in grado di ruotare sullo stesso asse dell’utensile stesso. Tra le varie smerigliatrici di questo tipo disponibili sul mercato vi consigliamo vivamente di optare per la Makita 6mm gd0600.
  •       La smerigliatrice da banco viene considerata uno strumento professionale in piena regola, poiché assicurato, in ogni sua versione, ad un banco di lavoro. Quest’attrezzo presenta due o un solo disco abrasivo, in funzione delle necessità ai lati ed una spazzola metallica utile alla lucidatura. I prodotti più in vista in questo micro-paradigma delle smerigliatrici sono la FEMI 425 D. 200-150 e la FEMI 424 370W.

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Potenza e velocità delle smerigliatrici

Ovviamente, i parametri più importanti da esaminare quando si acquista una smerigliatrice sono la potenza e la velocità. È chiaro che la moltitudine di prodotti presente sul mercato ha caratteristiche e rendimenti in termini di performance molto diversi. In linea generale, la smerigliatrice varia in termini di prestazioni anche tenendo conto della dimensione del disco e della sua velocità di rotazione.

Si oscilla, di solito, tra le cinquemila e le undicimila rotazioni al minuto. Quando si sceglie una smerigliatrice per acquistarla, occorre fare attenzione a questo aspetto, in rapporto al tipo di mansioni che si svolgeranno con essa: lavori strutturali regolari necessiteranno smerigliatrici con dischi da 230 millimetri e una potenza di 2500W, i lavori strutturali occasionali potranno ripiegare su 230 per 2000, i piccoli lavoretti regolari per 125 per 1200 e, infine, le operazioni di bricolage altamente saltuarie per 125 per 750W.

Meglio una smerigliatrice a filo o batteria?

Possiamo, sicuramente, affermare, vista la nostra digressione in merito alle smerigliatrici, che ognuna di esse risponda ad esigenze differenti. Quelle a batteria, dunque, si rivelano più pratiche in termini di mobilità, mentre quelle a filo sono più potenti e non sono vincolate in termini di autonomia.

Conclusioni

Quando si acquista una smerigliatrice, dunque, alla luce di tutti i parametri di cui occorre tenere conto, bisogna rivolgersi assolutamente a realtà esperte di settore come albocom.it

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