Linea vita obbligatoria

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I lavori in quota, in campo edilizio, possono essere molto pericolosi, motivo per il quale la leggere italiana richiede obbligatoriamente la realizzazione di sistemi anticaduta, meglio conosciuti come Linee Vita, che permettono all’operatore di lavorare in totale sicurezza. Scopri di più sulle Linee Vita proposte da Albocom.

 

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Linea vita Norma UNI EN 795

Nel caso di infortunio di un operaio durante lo svolgimento di un lavoro in quota, qualora si accertasse la mancanza di adempimenti necessari per la sicurezza del lavoratore, il datore di lavoro o qualsiasi altro preposto potrebbero rispondere di azioni penali o civili. Secondo la norma UNI EN 795, le Linee Vita sono composte da una serie di ancoraggi posti in quota; si tratta di un’installazione necessaria per garantire agli operatori la massima sicurezza, in caso di interventi in quota.

 

 Lavori in quota e D.Lgs 81/2008

Il Testo Unico indica tutte le disposizioni da osservare in merito ai cantieri e mobili, dedicando all’argomento un intero capo, il secondo, in merito alla prevenzione degli infortuni realizzati in alta quota. Nello specifico:

L’articolo 107 definisce nello specifico cosa si intende per lavori in quota: intesi come quei lavori potenzialmente pericolosi per gli operatori, in quanto si realizzano ad un’altezza superiore ai due metri, ricomprendendo anche attività di scavo con una profondità maggiore ai due metri.

Dagli articoli 108 al 111 sono illustrate le disposizioni aventi carattere generali: per tutti i lavori che necessitano di una sospensione in quota, vi è l’obbligo di apporre delle idonee recinzioni per evitare l’accesso di addetti non autorizzati. L’articolo 111 indica gli obblighi che spettano al datore di lavoro, con due particolari precisazioni: la prima è che il datore di lavoro o il preposto diano assoluta priorità alla sicurezza collettiva rispetto a quella individuale; la seconda è che bisogna apporre particolare attenzione alle dimensioni di tutte le attrezzature ma soprattutto alla loro ergonomicità. In base a questi due essenziali principi, è necessario elencare i relativi obblighi che spettano al datore di lavoro:

-in merito alle attrezzature da adottare (come funi, ponteggi e scale) deve essere indicata una descrizione dettagliata di tutte le caratteristiche che devono possedere ma soprattutto le dimensioni e i requisiti necessari per poter essere utilizzate come attrezzature; i dispositivi di protezione ricoprono un ruolo molto importante, senza di essi i lavoro non possono avere inizio.

-un ulteriore obbligo per il datore di lavoro è il divieto di permettere ai lavoratori di assumere bevande alcoliche e super alcoliche e di permettere lavori in quota se le condizioni meteorologiche non sono delle migliori.

Inoltre, viene data una notevole importanza alla formazione e informazione dei datori di lavoro e preposti, per scegliere al meglio le protezioni per i singoli operatori- come indicato nell’articolo 115- nel caso non si possa optare per la protezione collettiva. Nel campo dell’edilizia aumentano, anno dopo anno, gli incidenti dovuti ad un’insufficiente informazione e a poca precauzione per i lavoratori;  l’intento del legislatore, attraverso il Testo Unico, è quello di proteggere i lavoratori permettendogli di operare in totale tranquillità e nel migliore dei modi, riducendo in questo modo in modo significativo gli infortuni sul lavoro. La prima regione d’Italia che ha imposto l’obbligo di installare le linee guida è stata la Toscana e in un secondo momento la Liguria, la Lombardia e infine il Piemonte.

 

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